Libri di Giuseppina D’Amato
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Sinossi
Libri di Giuseppina D’Amato: Il profumo della passione è un romanzo adatto a un pubblico adulto, giacché tratta il tema dell’amore visto da un punto di vista femminile.
Michelle
Michelle La Forêt, la protagonista, è una giovane giornalista. Il direttore le offre un nuovo ingaggio. Prima accetta entusiasta, ma quando conosce i particolari del lavoro si pente. Libri di Giuseppina D’Amato
Didier
È prevista una missione in Australia dove lavorerà con Didier Blessant, famoso operatore di ripresa e fotografo. L’uomo maturo, già inviato di guerra, è un tipo deciso e aggressivo.
Conflitti Libri di Giuseppina D’Amato
Subito si profila una relazione difficile e conflittuale, un misto di amore e odio. Michelle è soggiogata. Fatica a sottrarsi al gioco erotico e distruttivo che si è acceso tra loro.
A nulla servono i consigli via web della sorella e la presenza delle amiche. La vicenda si dipana tra colpi di scena fino al finale sorprendente al ritorno in Francia.
Narratore e luoghi
L’io narrante è la stessa protagonista. Sullo sfondo, l’Australia, i suoi territori, i paesaggi e le atmosfere magiche.
Ambientazione e temi
Il romanzo è ambientato nel mondo contemporaneo. Affronta temi psicologici e sentimentali. Tocca la problematica della violenza di genere. I personaggi del libro di Giuseppina D’Amato sono immaginari, ma realistici e verosimili. La narrazione è scorrevole e il ritmo veloce.
Incipit del romanzo di Giuseppina D’Amato
Il profumo della passione Libri di Giuseppina D’Amato
Il contratto
Nîmes, lunedì 20 agosto 2018
Ho appena concluso un nuovo contratto.
Dovrei essere soddisfatta, invece provo un senso di alienazione, un vuoto che dilaga dalla mente al cuore.
Il direttore dell’emittente televisiva France32, dove sono impiegata da due anni, come giornalista, mi ha proposto un incarico che in principio mi è parso molto allettante mentre, adesso, m’angoscia. Libri di Giuseppina D’Amato
Questa mattina, sono stata convocata nel suo ufficio, e lui con un gesto vago mi ha invitato ad accomodarmi sulla poltroncina nera. Poi, trincerato dietro la scrivania, ha appoggiato gli avambracci sul ripiano, invaso da fogli di carta e oggetti di cancelleria, ha sporto il busto, quasi a voler accorciare le distanze fra noi, e ha inscenato la più convincente e fumosa delle illusioni. «Signorina La Forêt, il suo contratto si avvicina al termine. Ancora qualche settimana e sarà libera», ha esordito.
«Sì. Lo so.» Temo d’averlo guardato come un gattino al cospetto di Berlicche. Libri di Giuseppina D’Amato
«Ha già altre proposte interessanti?» ha domandato con finta indifferenza, sollevandosi, e appoggiando il torace allo schienale della sedia curule.
«No», ho negato d’impeto.
Il pentimento Libri di Giuseppina D’Amato
Me ne sono pentita subito: avrei dovuto rispondergli che ho un mucchio d’offerte, ma la sincerità ha prevalso. È sempre così: non sono capace di vendermi al miglior prezzo. Prevale Memente.
«Bene. Allora, può essere ancora dei nostri», ha detto lui.
«Certo», ho risposto, piena d’un entusiasmo profumato d’adolescenza, sperando in una piccola rubrica quotidiana per i prossimi tre mesi.
Invece no. Lui ha scombussolato i miei miseri piani, e tra il minaccioso e il paterno mi ha offerto il rinnovo dell’ingaggio per ben otto mesi, niente meno che ai confini del mondo, dove non avrei mai neanche sognato d’andare. Inutile dire che sono ammutolita per la gioia dell’inatteso riconoscimento, ma nell’apprendere i dettagli del lavoro e la data della partenza, addio felicità. Libri di Giuseppina D’Amato
La firma Libri di Giuseppina D’Amato
Avrei voluto rifiutare, appena ha elencato in che cosa consiste l’incarico e gli impegni previsti, ma lui riesce sempre a essere persuasivo.
«Michelle, o firma, o è fuori», ha dichiarato più minaccioso che confidenziale, mentre io esibivo un impercettibile diniego, tormentando una ciocca di capelli che si ostinava a ricadere sulla guancia.
«Sa quanti sarebbero disposti a prendere il suo posto?» ha incalzato, distogliendo lo sguardo da me, come se già stesse vagliando un altro candidato, che la mia fantasia ha visto piegato in due, pronto a firmare con servile gratitudine i fogli che nel frattempo lui aveva estratto dal cassetto. Libri di Giuseppina D’Amato
C’era poco da riflettere.
Per lui “dire è fare”. Primo comandamento.
Impiega un attimo a distruggere un giornalista, ma sa essere un mentore eccezionale per chi riesce a entrare nelle sue grazie.
Non ho avuto scelta: tengo troppo alla sua benevolenza, e mi spaventa lo spettro della disoccupazione.
Ho firmato, e in fretta. Memente ha scelto per me.
La scelta di Michelle Libri di Giuseppina D’Amato
Di questi tempi, avere un buon lavoro è una gran fortuna. La crescente crisi economica, che investe gli stati europei, non risparmia nessuno, figuriamoci me. Dovrei esultare, ma non ci riesco. Mi ha preso in trappola quell’uomo spregiudicato, la cui vita lavorativa è imperniata su due motti irrinunciabili, il secondo dei quali è: “prendere o lasciare”. È così che mi ha intrigata, e ora mi tiene sulla corda.
Tiene tutti i dipendenti sospesi a un filo. Mi domando come faccia a manipolarci tutti, mentre ci alita sul collo con richieste esose, e ai limiti dell’impossibile. Il signor Petit è avido di notizie. Vuole lo scoop. Si nutre di novità, gossip, realtà. Lui non si rende conto d’aver assunto giornalisti umani e, per questa ragione, fragili e fallaci. Libri di Giuseppina D’Amato
Giornalisti o super eroi? Libri di Giuseppina D’Amato
Probabilmente, pensa che siamo colleghi di Kal-El, il superman contagiato dalla criptonite. Niente affatto. Non scorre crypton nelle nostre vene. Noi siamo compagni dei terrestri Clark Kent e Lois Lane del Daily Planet. Poco abbiamo in comune con l’alter ego del giornalista più famoso e dotato del mondo.
Abbiamo poco da spartire coi fumetti e Ciclone. Iron man o Nembo Kid, il ragazzo delle nuvole, è distante da noi. Non diamo corpo e anima a tutte queste facce dello stesso mito. Libri di Giuseppina D’Amato
Neppure personifichiamo eroi emersoniani, super-creature, o lo storico umanista, autore di cronache attendibili e imparziali, o l’uomo pragmatico e anticonvenzionale, icona delle nostre smanie di potenza. Siamo umani e imperfetti e privi di poteri da impiegare al servizio della collettività. Siamo solo persone in carne e ossa.
A dire il vero, alcuni di noi sono più in ossa che carne, sia per lo stipendio da fame che Petit c’elargisce, sia per le missioni pericolose e impegnative che ci fa svolgere.
«Offriamo solo contratti a tempo determinato. Altrimenti questi giovani reporter si esaltano. Poi pretendono chissà che. Chiedono compensi esagerati. Incominciano a fare i divi. Bisogna rincorrerli», ripete quel despota volubile e irascibile. Libri di Giuseppina D’Amato